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Shih-Tzu: leone o crisantemo?

Più leone o più crisantemo? Come definireste lo shih-tzu? Una faccia buffa, arruffata, arcigna, spavalda e inconfondibile quella di questo piccolo cane di origine asiatica.

Sicuramente il ciuffo e la preparazione degli arzigogolati top-knot ne accentuano l’espressione arrogante che ricorda proprio l’esplosione dei petali di un crisantemo. L’associazione al leone sembra invece sia nata dalla leggenda del Budda Manjusri, il Dio della Conoscenza, che si racconta viaggiasse con un “piccolo cane leone” (Shih-kuo) che poteva trasformarsi in un felino adulto e trasportarlo lontanissimo a cavalcioni sulla sua groppa. Fantasia che dura nei secoli tanto più che i leoni non erano affatto diffusi in quell’area e ne è esempio il lavoro degli artisti che ne raffiguravano le sembianze (assai fantasiose e poco verosimiglianti) in statue simboliche. Miti e leggende a parte, tracce degli shih-tzu arrivano a noi da documenti, pitture e oggetti d’arte datati fin dal 624. Sembra che il re del Viqur abbia donato alla dinastia Tang un paio di questi cani presumibilmente venuti dall’impero di Fu Lin, mentre nel 992 venne nuovamente fatto omaggio di shih-tzu alla corte cinese dal popolo di Ho Chou. Anche se di origine tibetana gli shih-tzu divennero infatti il cane da compagnia più diffuso per la dinastia Ming, in Cina. Oggi dal sito del kennel club cinese le origini vengono fatte risalire alla metà del XVII secolo. Si afferma inoltre che nel 1908 alla morte dell’imperatrice Tzu Hsi Dowager Tzu Hsi (Cixi), che amava particolarmente questa razza e la allevava nel palazzo imperiale con particolare attenzione ai colori e alle linee di sangue, qualche shih-tzu fu segretamente spedito in Europa. Nel 1928 Lady Brownrigg, moglie del comandante generale del Nord della Cina, ne importò altri esemplari in Gran Bretagna. Nel 1935 gli inglesi fondarono il primo club e la razza si diffuse piano piano in tutta Europa. Le truppe americane durante la seconda guerra mondiale ne importarono invece qualche esemplare oltreoceano, dove i primi soggetti furono registrato dall’AKC nel 1969. Un’antica e leggendaria descrizione del nostro shih-tzu lo raffigurava con “la testa del leone, il tronco dell’orso, i piedi quelli del cammello, la coda come un piumino, i denti grani di riso, le movenze di un pesce”..Oggi lo standard approvato in China nel 29 giugno 1989 non predilige più il colore oro con la fiamma bianca in testa e sulla punta della coda (sacri a Buddha) ma “tutti i colori sono uguali e ammessi”. Mentre considera “difetto” un eccesso di toelettatura.

Vivere con lo shih-tzu
Un volta incontrati gli occhi teneri, caldi, amichevoli di questo piccolo tibetano è poi difficile distaccarsene. Trasmette subito calore e vitalità. Sempre elegante e armonioso in tutte le sue manifestazioni è comunque un grande esibizionista che conosce bene il fascino che esercita e non disdegna di bearsene. Poi con il suo sguardo buffo e birichino chi non gli perdona qualche momento di testardaggine? Si sono solo momenti poiché generalmente è un cane obbediente ed intelligente. Ama molto le passeggiate e incontrare i suoi simili davanti ai quali ha un “coraggio da leone” e una fierezza degna del Re della foresta.
Sicuramente lo shih-tzu è una razza adatta a tutta la famiglia e soprattutto ai bambini. Sono infatti cani molto affettuosi. I cuccioli amano giocare con i piedi, rincorrere a fare la caccia ai lembi dei pantaloni, mordicchiare le dita e rincorrere tutto ciò che si muove. Ovviamente c’è sempre da monitorare il cucciolo che non deve mai essere lasciato solo insieme ai bambini senza la supervisione di un adulto. Le situazioni possono degenerare in un secondo… il bambino super eccitato, il cucciolo che mordicchia un po’ più forte,.. uno o l’atro “cucciolo” potrebbe restarne traumatizzato. Anche perché i bimbi non sempre capiscono che l’animale a volte non è nello stato d’animo di giocare. E’ un cane che si affeziona a tutti i membri della famiglia apportando quotidianamente gioia e allegria.


Nella classificazione FCI lo shih-tzu rientra nel IX gruppo, dei cani da compagnia. La razza in Italia è tutelata e promossa dal Club Cani compagnia, www.clubcanicompgnia.it

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Incontriamo lo shih-tzu, caratteristiche principali
Si tratta di un cane intelligente, attivo e sveglio, sempre amichevole e indipendente. Lo shih-tzu è un cane robusto, abbondantemente ricoperto di pelo con un caratteristico portamento spavaldo e un muso a crisantemo. La testa è ampia, rotonda, larga fra gli occhi. Il pelo, abbondante, ricade bene sopra gli occhi, forma barba e baffi e sopra il naso donandogli l’inconfondibile tipico effetto “crisantemo”. Lo stop è ben definito. Il tartufo è nero ma fegato scuro nei cani fegato o a macchie fegato. La punta del tartufo è sul prolungamento, o leggermente al di sotto della linea della palpebra inferiore. Un tartufo stretto o con la punta rivolta all’ingiù è altamente indesiderabile. Le narici devono essere ampiamente aperte. Il muso è di grande ampiezza, squadrato, corto, senza pieghe, piatto e con molto pelo. La lunghezza è di 2,5 cm circa dalla punta del tartufo allo stop. La canna nasale è orizzontale o leggermente piegata in punta. Le labbra livellatele mascelle ampie, la dentatura a tenaglia o con un leggero prognatismo. Gli occhi sono larghi, scuri, rotondi, ben distanziati ma non sporgenti, mostrano un’espressione dolce. Nei cani fegato o a macchie fegato, è permesso un colore dell’occhio più chiaro. Non si deve vedere alcun bianco. Gli orecchi sono larghi, con una lunga cartilagine, portate cadenti. Inserite leggermente sotto la corona del cranio, tanto abbondantemente ricoperte di pelo che pare che questo si mescoli col pelo del collo. Il collo è ben proporzionato, graziosamente arcuato, sufficientemente lungo per portare fieramente la testa. Il corpo è leggermente rettangolare. Il dorso è orizzontale e il rene compatto e robusto, il torace ampio e profondo. La coda abbondantemente piumata, è portata gaiamente sopra il dorso. Inserita alta. Allo stesso livello del cranio per dare un profilo ben bilanciato. Gli arti anteriori sono corti e muscolosi con buona ossatura: il più diritti possibile, in armonia con l’ampio torace ben disceso. Le spalle sono ferme, ben arretrate. Gli arti posteriori sono corti e muscolosi con buona ossatura. Diritti se visti da dietro. Gli arti sembrano massicci a causa della ricchezza del pelo Cosce ben rotonde e muscolose. I piedi sono rotondi, fermi e con buoni cuscinetti; sembrano grossi per la ricchezza del pelo. L’andatura è spavalda, fluida, con buon allungo degli anteriori e forte spinta del posteriore. Il mantello è formato da pelo lungo, fitto non arricciato, con buon sottopelo. Leggera ondulazione permessa. Si raccomanda vivamente di raccogliere il pelo sulla testa. Tutti i colori sono ammessiin egual misura; la lista sulla fronte e la punta bianca della coda sono altamente desiderabili in tutti i cani pluricolori. La taglia: l’altezza al garrese non deve superare i 26.7 cm. Le cose più importanti sono il tipo e le caratteristiche di razza, che non devono in alcun modo essere sacrificate alla sola taglia. Da considerarsi come difetto ogni deviazione dallo standard. La severità con cui questo difetto sarà penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità e ai suoi effetti sulla salute e sul benessere del cane. Qualsiasi cane che presenti in modo evidente anomalie d’ordine fisico o comportamentale sarà squalificato. N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.


Grooming
Grooming: i cosigli di Maria Laaksonen (Finlandia). Si incontrano shih-tzu dai mantelli lucenti e rigogliosi e altri che sembrano essere usciti da un lavaggio.. centrifugato. Un bel mantello lungo, sano e lucente non è un mistero. Il successo nel grooming dello shih-tzu è incredibilmente semplice: accuratezza e regolarità. Così la prima cosa da fare è quella di abituare il cucciolo alla seduta quotidiana di toelettatura. Spazzolare un cucciolo richiederà soltanto pochi minuti ma sono fondamentali per il successo futuro. A volte qualche piccolino non gradisce particolarmente questi appuntamenti con la spazzola ma non bisogna demordere: bisogna educarlo! Sempre con calma, pazienza e un piccolo premio a fine seduta. E’ un cane intelligente, nel giro di qualche settimana accetterà di buon grado di rilassarsi. Per facilitare la pratica “create una routine”. Dopo averlo fatto giocare e scatenare ponete delicatamente il vostro piccolo shih-zu ormai stanco su un tavolinetto stabile e con sopra un telo. Non mettete i tavolo nell’angolo più buio e nascosto della casa: il vostro beniamino penserà che state per praticare una tortura o una punizione per voi e per lui! Forse un tavolino davanti alla TV durante il vostro programma preferito trasmetterà ad entrambi una sensazione positiva. Rendete sempre la pratica piacevole. Il cane deve essere sicuro che non è doloroso e presto, mentre voi armeggiate lui potrà facilmente anche addormentarsi sotto le vostre mani!
Usate all’inizio una mano per tenerlo fermo gentilmente ma con fermezza nelle varie posizioni: lungo su un fianco e sull’altro, in piedi e infine seduto per fissare il ciuffo in testa. Qui potete anche utilizzare un piccolo cuscinetto per appoggiare il mento. All’età di quattro mesi il pelo raggiungerà la lunghezza necessaria per essere raccolto nel famoso “top–knot”.
Punto di partenza per un buon grooming è imparare a sciogliere i nodi. Non usare direttamente il pettine! Allargare il nodo nelle diverse direzioni con le dita, poi passare delicatamente la spazzola, riaprire di nuovo con le mani e solo alla fine passare il pettine per togliere eventuale pelo residuo e controllare che scorra senza ostacoli. Togliere i nodi richiede molta pazienza. Inoltre il pelo non deve mai arrivare ad essere terribilmente intrecciato, e questo si previene solamente con un grooming regolare. Semplice, no? Fino ai 7-8 mesi il pelo dello shih-tzu è abbastanza facile da curare. Poi richiede un impegno più cospicuo e questo può rivelarsi una sorpresa per entrambi, cane e padrone. Se il cucciolone non è abbastanza avvezzo alla toelettatura si dovrà tosare i cane e ricominciare da capo. Possibilmente lasciare il pelo lungo in testa e sulla coda (punti più difficili per avere un mantello copioso) e insegnare al cane a sottostare alla spazzolata quotidiana. Il mantello richiederà almeno un anno per ritornare alla lunghezza iniziale.
Scegliere gli strumenti giusti per la toelettatura è inoltre indispensabile. Non si ha bisogno di innumerevoli spazzole spazzoline e spazzolette per sopravvivere. Pochi arnesi di qualità, che se regolarmente usati e puliti dureranno per sempre. La spazzola migliore è quella di setole e nylon. Una spazzola a denti in ferro invece servirà per aiutare a sciogliere I nodi e un pettine in ferro con dentini più e meno distanziati sui lati opposti, e un pettinino in plastica a coda per il top-knot. Forbici per rifinire i piedi. Utile per non danneggiare le punte, uno spruzzatore con dentro acqua e un pò di balsamo per inumidire il pelo durante la spazzolatura. Scegliete shampoo e balsamo che siano specifici per il tipo di mantello e sempre di ottima qualità. Non annodare il pelo durante il bagno e sciacquare sempre abbondantemente. Se si vuole usare un olio protettivo si sconsigliano prodotti forti come lanolina o olio di visone.
Ora tutto è pronto per iniziare la prima seduta.. Una volta che il cane è disteso e calmo sul tavolo, il pelo appena inumidito, iniziare dai piedi e dalle zampe. Poi il sotto pancia e risalire il corpo, riga per riga, fino alle spalle a alla linea superiore. Mentre il cane è in piedi passare il pettine per controllare che scorra in ogni parte del corpo. Alla fine occuparsi invece del collo e della testa col cane seduto, e per ultimo il top-knot che tassativamente deve essere sciolto, spazzolato e legato quotidianamente. Messo il fiocchetto il cane è pronto per il premio e per una passeggiata.

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