Barbone Italiano
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SCHEDA MORFOLOGICA
UTILIZZAZIONE: Cane da compagnia
Non prevista prova di lavoro
CENNI STORICI
Discende dagli antichi cani Italiani da acqua e palude, come testimoniano iconografie che già lo ritraggono nel 1700 come cane da riporto in zone acquitrinose, quando grandi aree paludose ricoprivano il territorio Italiano, con maggiore diffusione nelle Regioni centro settentrionali. Nel corso del tempo, in seguito alla bonifica delle zone stagnanti e paludose, questi cani a manto ricciuto e pezzato trovarono altre collocazioni; grazie al carattere gioviale e alla viva intelligenza, trovarono impiego come cani da conforto e compagnia, pur sempre mantenendo le caratteristiche originali di forza, socievolezza e spirito collaborativo. In quei tempi, quando tra gli svaghi ludici spiccavano gli spettacoli circensi, questi ultimi soggetti trovarono grande spazio in questo ambito. Leggeri, aitanti, intuitivi, divennero compagni di gioco e di lavoro di saltimbanchi ed acrobati, viaggiando per l’Europa e diffondendosi grazie alla simpatia che suscitavano tra il pubblico. È probabile che proprio attraverso questa via si diffusero maggiormente in Francia dove, per distinguerli dai cani da lavoro e collocarli sempre più tra i cani di lusso e da compagnia, furono selezionati nei colori solidi, dando vita alla razza francese “Caniche”.
ASPETTO GENERALE:
Cane di tipo mediolineo, dal caratteristico pelo riccio o cordato.
L’aspetto è di un animale intelligente, costantemente attento, attivo, armoniosamente costruito, fiero e dalle fattezze attraenti.
PROPORZIONI IMPORTANTI:
• La lunghezza del muso è circa i 9/10 di quella del cranio.
• La lunghezza del tronco è leggermente superiore all’altezza al garrese.
• Il margine del garrese si allinea alle ali iliache, ponendo il profilo superiore sensibilmente sullo stesso piano.
• La distanza dal gomito al suolo corrisponde ai 5/9 dell’altezza al garrese.
COMPORTAMENTO – CARATTERE
Cane fedele, partecipe nella famiglia, si lascia facilmente coinvolgere in attività sportive; la sua più spiccata attitudine è quella di cane da compagnia.
TESTA:
di piacevole distinzione, rettilinea, ben proporzionata al corpo. La testa di buon cesello, scevra di pesantezza, non cade in una eccessiva finezza nell’insieme, mantenendo una certa sostanza e un mento forte.
REGIONE DEL CRANIO
Cranio: la sua larghezza è inferiore alla metà della lunghezza totale della testa. L’insieme del cranio, nella visione zenitale appare ovale; visto profilo si presenta leggermente convesso. Gli assi del cranio e del muso sono leggermente divergenti.
Arcate sopraccigliari: si innalzano moderatamente e sono ricoperte di peli lunghi.
Solco frontale: ampio fra gli occhi, si restringe verso l’occipite
Occipite: molto pronunciato.
Stop: poco marcato, senza che la depressione fronto-nasale diventi sfuggente.
REGIONE DEL MUSO
Tartufo sviluppato, con profilo verticale, ben pigmentato; narici ben aperte.
Muso: profilo superiore rettilineo; la sua lunghezza corrisponde a circa 9/10 della lunghezza del cranio. Le facce laterali del muso sono leggermente convergenti. Il muso è solido. Il suo profilo inferiore è dato dalla mandibola e non dal bordo del labbro superiore.
Labbra: moderatamente sviluppate, piuttosto asciutte, di medio spessore e ben pigmentate. La commessura labiale non deve presentare occhiello. Mascelle/Denti: Dentatura completa con chiusura a forbice; denti ben sviluppati e solidamente impiantati.
Guance: non in rilievo ed elegantemente modellate sulla struttura ossea sottostante. Regione sottorbitale pulita ed asciutta, senza tracce di lacrimazione. Arcate zigomatiche pochissimo sporgenti.
Occhi: espressivi, leggermente obliqui, posti a livello dello stop, a forma di mandorla, di colore il più scuro possibile. Palpebre: rime palpebrali ben pigmentate.
Orecchi: preferibilmente lunghi, ricadenti aderenti alle guance, inseriti sul prolungamento della linea immaginaria che va dal tartufo all’angolo temporale dell’occhio; piatti, si allargano dopo l’inserzione e si arrotondano alle estremità, sono ricoperti di peli ondulati molto lunghi. I padiglioni auricolari, portati in avanti, devono raggiungere o meglio oltrepassare la commessura delle labbra.
COLLO:
solido, con buon salto nucale e leggermente arcuato, di sezione ovale e privo di giogaia. La sua lunghezza è leggermente inferiore a quella della testa, portata alta e fiera.
CORPO:
ben proporzionato, di lunghezza leggermente maggiore all’altezza al garrese; la linea superiore è armonica e ben sostenuta, con altezza al garrese pari circa alla distanza tra la sommità della groppa e il suolo.
Garrese: non eccessivamente prominente.
Dorso: raccolto.
Lombi: solidi e muscolosi.
Groppa: arrotondata, ma non spiovente.
Petto: la punta dello sterno è leggermente sporgente e situata piuttosto in alto.
Torace: ben disceso, sfiora il gomito, di sezione ovale, più ampio nella parte dorsale; la sua larghezza uguaglia i 2/3 della sua altezza.
Linea inferiore: rimontante senza eccessi.
CODA:
inserita piuttosto alta, al livello della linea del rene, portata preferibilmente alle ore 9:10 in rapporto alla linea del dorso.
ARTI ANTERIORI:
ben diritti e paralleli, muscolosi, di buona ossatura. La distanza dal gomito al terreno è poco più della metà dell’altezza al garrese.
Spalle: oblique muscolose; la scapola forma con il braccio un angolo leggermente aperto
Braccio: omero e scapola di pari lunghezza.
Avambraccio: di lunghezza leggermente superiore a quella del braccio.
Carpo: in linea anteriormente con l’avambraccio.
Metacarpo: solido e quasi diritto visto di profilo.
Piedi anteriori: piuttosto piccoli, raccolti, di un ovale corto. Le dita sono ben arcuate e chiuse. I cuscinetti sono duri e spessi. Le unghie sono scure.
ARTI POSTERIORI:
dalla visione posteriore risultano paralleli e con muscoli ben sviluppati. Gli angoli coxo-femorale, femoro-tibiale e tibio-tarsico sono ben marcati.
Cosce: ben muscolose.
Metatarso: abbastanza corto e verticale.
Piedi posteriori: come gli anteriori.
ANDATURA:
saltellante e leggera.
PELLE: morbida, aderente ai tessuti sottostanti, pigmentata.
MANTELLO PELO:
la varietà a pelo riccio presenta un mantello abbondante, lanoso, arricciato, elastico, resistente alla pressione della mano e di tessitura fine. Spesso, fitto, di lunghezza uniforme, forma riccioli eguali.
La varietà a pelo cordato presenta un mantello formato da caratteristiche cordelle che devono misurare almeno 20 cm, composte da un tipo di pelo di tessitura fine, fitto, lanoso e abbondante.
Il barbone italiano non può essere presentato rasato, onde poterne verificare la tessitura del mantello; può essere presentato con mantello allo stato naturale oppure toelettato secondo quanto riconosciuto per il cane di razza “barbone” (caniche) nella toelettatura alla moderna o terrier clip.
Toelettatura alla moderna: Tosatura del muso, piedi e parte della coda. Sul resto del corpo sarà tosata con le forbici, lasciando una lunghezza che varia da 4 a 7 cm. secondo le varie regioni del tronco (vedi disegno). Sulla testa rimarrà un casco elegante e frange alle orecchie. Non è obbligatorio il Pon-Pon sulla coda che però selasciato, è allungato come nelle altre toelettature. Senza Top-Knot.
Toelettatura alla Scandinava o Terrier Clip: La tosatura è molto simile alla toelettatura alla moderna, con la differenza che; sulle orecchie e coda, il pelo può essere rasato corto (1cm.) oppure, anche cortissimo (2 mm) come da foto e disegno.
COLORE:
nero e bianco;
nero focato: le focature sono ben delimitate e di un colore intenso;
tricolore: nero, bianco e fulvo;
marrone e bianco;
marrone focato: le focature sono ben delimitate e di un colore intenso;
blu e bianco;
fulvo e bianco;
tigrato.
TAGLIA:
il dimorfismo sessuale deve essere visibile.
Barboni grande mole: al di sopra dei 46 fino ai 64 cm.
Barbone media mole: al di sopra dei 36 fino ai 46 cm.
Barbone nano: al di sopra dei 29 fino ai 36 cm.
Barbone Toy: al di sopra dei 26 (con tolleranza di un cm in meno) e fino ai 29 cm. (altezza ideale ricercata 26 cm).
La presenza di segni di nanismo va fortemente penalizzata; solo la cresta occipitale, nelle taglie nana e toy, può essere un po’ meno pronunciata.
DIFETTI Qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato come difetto, e la severità con cui questo difetto sarà penalizzato, deve essere proporzionata alla sua gravità e le conseguenze sul benessere del cane.
DIFETTI GRAVI
• Occhi larghi, rotondi, infossati nelle orbite o troppo chiari.
• Orecchi che non raggiungono almeno la commessura labiale.
• Muso con punta del tartufo che sporge oltre la verticale o a punta.
• Canna nasale montonina.
• Presenza di cifosi o lordosi.
• Coda inserita troppo bassa.
• Groppa scoscesa.
• Angoli del posteriore troppo aperti o troppo angolati.
• Andatura fluida e allungata.
• Pelo rado, molle o duro.
• Focature mal ripartite.
• Tartufo parzialmente depigmentato.
• mancanza di 2 PM2.
Ai soggetti che presentano almeno uno di questi difetti non può essere attribuita la qualifica di eccellente
DIFETTI ELIMINATORI
Mancanza di tipo in particolare nella testa .
Soggetti al di sopra o al di sotto delle taglie previste
Cane anuro o brachiuro
Speroni o tracce di speroni sui posteriori.
Qualsiasi soggetto che presenti segni di nanismo.
Muso troppo corto e voltato all’insù.
Ossatura molto leggera
Coda portata totalmente arrotolata
Tartufo completamente depigmentato
Soggetti con mantello di colore diverso da quelli previsti dallo standard
Enognatismo o prognatismo
Tutti i problemi di impianto dei denti che potrebbero causare lesioni buccali.
Mancanza di un incisivo o di un canino o di un dente carnivoro
Mancanza di un PM3 o di un PM4
Mancanza di 3 PM o più (tranne PM1)
Soggetti aggressivi o paurosi
Qualsiasi cane che presenta in modo evidente delle anomalie d’ordine fisico e psichico, sarà squalificato
I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.
Solo quei soggetti sani e capaci di assolvere le funzioni per le quali sono stati selezionati e di morfologia tipica della razza possono essere utilizzati in riproduzione.
Il giudizio di questa razza in esposizione non deve in nessun caso essere quello di un concorso di toelettatura; la toelettatura eccessiva non deve pertanto essere incoraggiata.
Conformemente alla regolamentazione FCI in vigore nelle esposizioni, l’utilizzazione di prodotti in gradi di modificare la consistenza del mantello è completamente vietata in tutti i tipi di toelettatura.
La razza viene giudicata suddivisa per taglia e non per varietà di colore.
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